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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Andromeda in concorso! Please vote my artwork

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Cliccando qui: http://artcontest.biancoscuro.it/site/laura-finotto-pepel/ potrete contribuire a farmi raccogliere punti per il concorso a cui sto partecipando: il Biancoscuro Art Contest 2016. Cliccate sulle icone dei social che preferite ed aiutatemi a far conoscere la mia adorata mummia Andromeda! E' timida, ma ve ne sarà grata in eterno! "ANDROMEDA” STATUA (Mummia Nera*) IN CAMERA D’ARIA DI BICICLETTA CON LAMPADA. ANDROMEDA Andromeda non è umana, non ha sesso, non ha una Vita. E’ una creatura aliena. E’ una creatura alienata. Vive la vita che ci si aspetta che Andromeda viva. Un giorno Andromeda prende il coraggio a due mani. Si aliena dall’alienazione della vita aliena: dalla vita non Vita che ci si aspetta che Andromeda viva. Per alienarsi dall’alienazione della vita aliena, Andromeda si rifugia fra le stelle di una nebulosa. Vivere fra le stelle è comunque alienante, ma Andromeda ne è felice, perché alienarsi dall’alienazi...

El Mazzariol (Libro): ringraziamenti e qualche info

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( Attila con Mazzariol – matita su carta – Pepél 2015 - dal libro"El Mazzariol", Pepel 2015) "Lungo l’impetuoso Fiume, dalla montagna fino al mare,  nascosti fra i funghi dei boschi ed i canneti delle delle grave,  vivevano un tempo fate e folletti. Vivevano li da sempre.  Da prima che le paludi diventassero campagne.  Da prima che le strade venissero asfaltate.  Da prima che il Fiume cambiasse il suo corso. Vivevano li quando scoppiò la Grande Guerra.  Qualcuno dice che ci fossero ancora, quando scoppiò la seconda.  Ma di loro non si seppe più nulla da quando le campagne divennero villaggi  e di loro si perse il ricordo quando i villaggi presero il nome di città. Ai tempi in cui i nostri nonni erano piccoli, era usanza trascorrere le lunghe sere invernali nella stalla.  La famiglia, quasi sempre numerosa, si riuniva lì per soffrire meno il freddo.  Le donne rammendavano i vestiti, le ragazze ricamavano l...

Iperproduttività post blocco: la resilienza artistica

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E dopo aver parlato del blocco dell'artista parliamo della situazione opposta: il superlavoro. Non quello dovuto alle tante commissioni che avete accettato perché "mai rinunciare ad un lavoro", ma quello che vi aggredisce al concludersi della crisi creativa.  Funziona come un'influenza intestinale al contrario...avete presente? Si insomma, come direbbe  Adler , un'ipercompensazione. Quando la fiducia nelle vostre capacità torna e le cose riprendono a funzionare a dovere (magari un po' alla volta, con il dovuto rodaggio) vi stupirete di essere più bravi di quanto pensaste. In verità ciò è dovuto al fatto che fino a poco prima eravate convinti di essere meno bravi di quanto siete in realtà. Vi prenderà la smania di fare di più, di adottare tecniche nuove (tanto sicuramente riuscirete al primo colpo... La crisi è passata, no?), vi accorgerete di essere più veloci nella produzione, più ricchi di idee che si materializzano strada facendo senza troppe elucub...

Il blocco dell'artista, consigli per l'uso

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A meno che non facciate sempre le stesse cose in maniera meccanica, ripetitiva e pallosa, prima o poi vi capiterà. Si, vi capiterà! La creatività nasce da dentro, spesso spinta da stati d'animo (positivi o negativi) meno spesso spinta dalle pressioni esterne e dalla necessità, in ogni caso non sempre arriva a comando. Ma cosa accade quando la creatività non si palesa? Ve lo dico io. È la catastrofe !  Capita per svariati motivi. Io lo sto affrontando a causa di un sovraccarico di lavoro, per esempio. Troppe cose da fare ed è... TILT!!!. Non ne fate più nemmeno una! Nella vostra mente fantasiosa e sognatrice si materializzano nuovi splendidi personaggi pronti a prender vita. Ne progettate i particolari, le forme, i colori, fino al momento in cui è ora di prendere in mano gli attrezzi del mestiere e darsi da fare.... ma... non ce la fate. Improvvisamente la matita non è più vostra amica, oppure i colori diventano l'effige di Satana, o ancora peggio, non avete il coraggio...

L'artista spocchioso...

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Vi sarà probabilmente capitato di dover affrontare qualche spesa importante come una nuova TV, un forno a microonde, un'automobile... e di volervi, prima, fare un'idea dei modelli in commercio e del loro effettivo valore. Fortunatamente in internet è semplice confrontare recensioni e prezzi e di conseguenza minimizzare i rischi di una spesa maldestra. Purtroppo però ci sono settori nei quali sembra impossibile ottenere le informazioni che cerchiamo. Il settore artistico è uno di questi. Nei giorni scorsi (recidiva come un'influenza mal curata) ho avuto la pessima idea di spulciare nella rete in cerca di qualche recensione e comparazione di matite acquerellabili. (Mannaggia, che ho fatto?) Come di norma e regola son finita per arenarmi nel sabbioso pantano pigmentato dei forum d'arte e dei blog degli "esperti" della materia prima (paragonabili agli enologi del vino in cartone... per intendersi...). Gli Dei della natura morta priva di anima ma "magis...

Laboratori d'artista a confronto

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Bacon ... non credo dovesse preoccuparsi delle pulizie... voi che ne dite?  Frida invece poteva vantare una servitù davvero solerte... nonché doti da vera lady dell'ordine e del buon gusto (parere mio...) Monet amava gli spazi ariosi, meglio se aperti (le rive del suo stagno delle ninfee in compagnia di un bel gatto, per esempio)... Direi infatti che il laboratorio non fosse molto vissuto E che dire di Pollock ? Secondo me la moglie lo cacciò a lavorare nel famoso granaio... per la serie: "Vai amore, vatti a sfogare lontano dalle mie porcellane bianche" (Ho sempre sospettato che dietro quei quadri ci fosse una rabbia depressa... e chissà perchè ho sempre incolpato sua moglie -_-'). Miro  chiedeva luce. Luce eee... cavalletti. Tanti cavalletti... sebbene dipingesse per terra o su un tavolo. ...

-A.Einstein- "Il mondo come io lo vedo"

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"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. Nella crisi sorgono l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato".

E la bottega d'arte?

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Molti di voi mi stanno chiedendo perché ultimamente non posto più i miei lavori su facebook. La risposta è molto semplice: sto cercando di restaurare un vecchio negozio diroccato per trasformarlo in un laboratorio d'arte! L'impresa si sta rivelando più ardua del dovuto a causa della solita burocrazia. Ma in fin dei conti vivo nel Paese delle cartacce inutili e delle regole insulse, quindi la prendo con filosofia. Ma cos'è un laboratorio d'arte? Molto semplice. È un ambiente nel quale l'artista realizza le proprie opere (o parte di esse) e nel quale i clienti, i committenti, i collezionisti, i curiosi possono ammirare, acquistare o commissionare le opere dell'artista.  La maggior parte degli artisti lavora in casa (in garage, in cantina, nel ricovero attrezzi, nella roulotte in giardino... Insomma, lavora dove può).  Vive di mostre, concorsi, conoscenze ben selezionate, botte di culo e... aria! :) La scelta del luogo di lavoro è però, a mi...

Come va? Bene grazie.

Ciao a tutti, come va? Strana domanda? Mi è saltato in mente di scrivere un articolo su questo argomento, in quanto ultimamente alla domanda "come va" ricevo in risposta un'altra domanda: "perché?". E così ho deciso di aprire un dibattito tramite il mio blog. Prima di cominciare però voglio precisare un concetto fondamentale: chiedere " come stai " ad una persona, equivale a dirle "sei importante per me, tengo a cuore il tuo benessere" . Le due domande sono molto diverse e lo stesso contesto in cui sono inserite differisce in maniera sostanziale. Succede più o meno dallo scorso anno ed ormai sto iniziando a farci l'abitudine, ma non riesco a smettere di chiedermi cosa, nella società in cui vivo, sia cambiato al punto da spingere la gente a chiedersi per quale motivo le si chieda come va. Il quesito non mi si pone con persone straniere. All'estero (vedi gli inglesi con " how are you?", gli americani con "how you...