E la bottega d'arte?
Molti di voi mi stanno chiedendo perché ultimamente non posto più i miei lavori su facebook. La risposta è molto semplice: sto cercando di restaurare un vecchio negozio diroccato per trasformarlo in un laboratorio d'arte!
L'impresa si sta rivelando più ardua del dovuto a causa della solita burocrazia. Ma in fin dei conti vivo nel Paese delle cartacce inutili e delle regole insulse, quindi la prendo con filosofia.
Ma cos'è un laboratorio d'arte?
Molto semplice. È un ambiente nel quale l'artista realizza le proprie opere (o parte di esse) e nel quale i clienti, i committenti, i collezionisti, i curiosi possono ammirare, acquistare o commissionare le opere dell'artista.
La maggior parte degli artisti lavora in casa (in garage, in cantina, nel ricovero attrezzi, nella roulotte in giardino... Insomma, lavora dove può).
Vive di mostre, concorsi, conoscenze ben selezionate, botte di culo e... aria! :)
La scelta del luogo di lavoro è però, a mio avviso, di fondamentale importanza per la sopravvivenza di chi vuol fare il mio mestiere. Nelle città più popolose e meglio organizzate è infatti abbastanza ovvio incontrare laboratori artistici "su strada", ovvero ricavati all'interno di negozi. Non si tratta di attività commerciali o artigianali, ma di semplici botteghe con esposizione permanente, all'interno delle quali si possono acquistare solo ed esclusivamente le opere realizzate dall'artista che vi lavora.
In cosa differisce il laboratorio artistico dal negozio o dalla bottega di un artigiano?
Innanzitutto l'artista non produce in serie le proprie opere. Ogni realizzazione è unica e nella maggior parte dei casi non riproducibile. Siccome un artista fa tutto a mano (per esempio non scarica immagini da internet per assemblare e stamparle, ma le dipinge egli stesso), anche i tempi di realizzazione ed i guadagni sono diametralmente opposti a quelli di un'attività artigianale (non che l'artigianato sia un settore che se la passa particolarmente bene di sti tempi... purtroppo).
Un laboratorio artistico non costituisce una attività commerciale perché non vi si vendono articoli diversi da quelli prodotti in loco e perché spesso e volentieri, le opere create al suo interno non sono destinate alla vendita in loco.
Pro e contro?
Pro:
-Inutile dire che un negozio minuto di vetrine sia senza dubbio più luminoso, arieggiato ed invitante della cantina buia, fredda ed umida di casa propria!
In una bottega su strada puoi osservare il passeggio, intrattenere qualche chiacchiera coi passanti, sbizzarrirti rendere bello e vivibile il tuo ambiente di lavoro...
-Sei obbligato a mantenere ordine e pulizia, cosa che gioverà notevolmente anche alle tue coronarie (hai presente quando cerchi la spatola per il gesso e la trovi otto giorni dopo sepolta sotto i sacchi delle camere d'aria?).
-Lavorare in vetrina ti rende visibile... Riconoscibile... Interessante... A portata di tutti.
-Hai degli orari di lavoro (flessibili e gestibili come più ti pare, perché non sei negoziante) ed avere orari di lavoro (dopo un certo tot di anni) è come manna dal cielo! Si, perché lavori meno e produci di più (esperienza personale).
Contro:
-È costoso (ma non fai soldi se non spendi soldi, giusto?)
-È costoso (lo ripeto, non sia mai che sfugge il concetto!)
-Sei sempre subissato dalla burocrazia e da controlli di vario tipo...
-Non puoi contare sull'intimità del laboratorio casalingo (teatro di distruzioni di tele, urla belluine indirizzate a trapani che non trapanano, balletti imbarazzanti sulle note di canzoni che non vuoi si sappia che conosci...ecc... Ma anche rifugio nei giorni più malinconici, quelli in cui non vuoi vedere anima viva).
-Ultimo, ma non meno importante... È costoso.
Vi lascio una foto in anteprima di come si presenta ora la mia futura piccola "Pepelerie"...
Si, le manca qualche piccolo ritocco hihihi, ma prima era molto peggio, credetemi!
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