Peps'n'Dolls sculture

                                                                

SCULTURE 100% MATERIALI DI RICICLO


 “Peps’n’Dolls” è il nome che diedi al mondo immaginario creato per le mie sculture, le mie Mummie, come le chiamo io. E’ l’espressione dello stretto legame che mi lega a loro. Queste sculture rappresentano corpi avvolti in bende: figure antropomorfe che esprimono I sentimenti umani solamente attraverso l’uso del linguaggio del corpo. L’idea delle bende e dell’impossibilità di tradire un’espressione del viso o di un gesto delle mani è altamente autobiografica. Il nostro corpo finisce per parlare per noi… talvolta. Spesso le mie Mummie non hanno sesso o proporzioni fisiche perfette. Sono solo corpi. Nulla più che corpi con un’anima. Per il fatto che molte sculture, nei primi tempi, fossero bendate con vecchie camere d’aria di bicicletta, qualcuno cominciò a chiamarle “Rubber Dolls”, ovvero bambole di gomma. Non volendo io lavorare solo con la gomma e non sapendo fino a quando le mie Mummie sarebbero rimaste bendate, ho deciso di tenere comunque il nickname Dolls (bambole) e Peps’n’Dolls è negli anni diventato il loro marchio ufficiale.

ANDROMEDA

Peps’n’Doll del  2015 - h80cmX60cm - Avanzi di rete metallica e camera d’aria usata di bicicletta

Premi:

- Primo premio assoluto categoria scultura – Giuria Tecnica - Biancoscuro Art Contest 2016 – Montecarlo

- Premio Giuria Popolare - Biancoscuro Art Contest 2016 – Montecarlo

La favola di Andromeda:

Andromeda non è umana, non ha sesso, non ha una Vita. E’ una creatura aliena.

E’ una creatura alienata. Vive la vita che ci si aspetta che Andromeda viva.

Un giorno Andromeda prende il coraggio a due mani.

Si aliena dall’alienazione della vita aliena: dalla vita non Vita che ci si aspetta che Andromeda viva.

Per alienarsi dall’alienazione della vita aliena, Andromeda si rifugia fra le stelle di una nebulosa.

Vivere fra le stelle è comunque alienante, ma Andromeda ne è felice, perché alienarsi dall’alienazione della vita aliena le permette di contemplare la propria solitudine e godere della propria diversità.

Eppure, alienata fra le stelle della propria nebulosa, Andromeda scopre di aver scoperto l’universo

Per comprendere:

Scoprire se stessi è il più grande dei tesori. E senza aver conosciuto le catene non si può trovare la libertà. Andromeda passa da una società chiusa in uno spazio aperto, all’infinita libertà in uno spazio ristretto. La luce che custodisce con amore è la rappresentazione della serenità che si incontra solo dopo essersi concessi il diritto di essere se stessi. Conoscere noi stessi ci permette di capire cosa sia l’amore.




https://www.pepel-art.com/sculpture/chronic-pain
CHRONIC PAIN

Peps’n’Doll del 2018 - h35cm x 22cm - Juta riciclata

Alcune cose non possono essere espresse a parole. Questa mummia è il mio modo per far capire come mi sento quando lotto con la Fibromialgia. COme mi sento quando mi sveglio in preda ai dolori, sapendo che non c'è nulla che io possa fare per star meglio. Sapendo di essere la sola a sapere quanto insopprotabile il dolore sia. Sentendomi sola. Soffocando nel dolore.

Ringrazio l'Universo, la mia Vita... ed anche il mio corpo per tutto cio che ho di buono! Per la mia forza.Per ogni singola gioia ed ogni più piccola conquista. E sorrido più che posso... pechè so che in un istante posso tornare a ciò che questa scultura esprime al posto mio.

Foto Chronic Pain



HEALING 

(Guarigione)

Peps'n'Doll 2018 - h31cm x 30cm - Juta riciclata

Questa Mummia regge fra le mani un vecchio chiodo. Quel chiodo rappresenta la nostra sofferenza. Il primo passo per guarire il nostro spirito, è riconoscere il nostro dolore, trattarlo con amore, ascoltarlo... e accettarlo. Accettare la sua presenza.

Il Sommo Maestro Zen Thich Nhat Hanh dice: "Gestire la nostra sofferenza è un'arte. Se sappiamo soffrire, soffriamo molto meno e non abbiamo più paura di essere travolti dalla sofferenza interiore"

Foto di Healing



MEET ME HALFWAY

Coppia di Peps’n’Dolls 2018 - h43cm x 15cm ciascuna - argilla a freddo, avanzi di stoffa da tappezzeria, juta riciclata

Premi:

Premio esposizione @ Biancoscuro Art Contest 2018 - Montecarlo

Bendati a metà (storia di un'amicizia):

Normalmente uso coprire completamente le mie Peps'n'Dolls con bende, per mostrare quanto sia difficile cercar di esprimere noi stessi quando non abbiamo la possibilità di poter parlare. Stavolta ho preferito dare a queste due Mummie l'opportunità di mostrare i loro visi, ma non ho dato loro occhi, oppure bocca o orecchie. E l'ho fatto perchè a volte si è semplicemente troppo timidi per parlare, o troppo rispettosi per guardare, o troppo spaventati per ascoltare. Queste due sculture rappresentano una coppia di amici: Jasmin e Andrea: personaggio di un libro che sto scrivendo. Nella mia storia appaiono completamente diversi da come li vediamo qui ed oltre a ciò, possono parlare. Ma nella versione scultura essi dovranno trovare metodi alternativi per comunicare. Per comprendersi fra loro saranno costretti ad aprire i propri cuori.

Foto di Meet Me Halfway



LIFE

Peps’n’Doll 2018 - h42cm x 32cm x 31cm - Juta gomma e plastica riciclate

La mia personale interpretazione del ciclo della vita.

Foto di Life




ACROBATA

Peps’n’Dolls 2014 - h15cm x 5cm - camera d'aria di bicicletta usata e riciclata 

Collezione privata Italia


Una fra le prime Mummie che ho creato. All'epoca, il fatto che fossero sempre ricoperte di camera d'aria valse loro il nome di "Rubber Dolls" (bambole di gomma). Da qui deriverà qualche anno dopo il nome ufficiale Peps'n'Dolls.

Foto di Acrobata



BUTTERFLY

Peps’n’Dolls” 2014 - h30cm x 30cm x 30cm - camera d'aria di bicicletta usata e riciclata, avanzi di stoffa e di fil di ferro, carta

Collezione privata - Croazia

Foto di Butterfly



THE GODDESS (La Dea)

Peps’n’Doll 2018 - h28cm x 15cm - Plastica riciclata, avanzi di stoffa da tappezzeria, juta riciclata, avanzi di fil di ferro

Una delle mie tante riproduzioni e raffigurazioni della Dea Madre

Foto The Goddess









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