Anteprima El Mazzariol
Lungo
l’impetuoso Fiume, dalla montagna fino al mare, nascosti fra i
funghi dei boschi ed i canneti delle grave, vivevano un tempo fate e
folletti.
Vivevano
li da sempre. Da prima che le paludi diventassero campagne. Da prima
che le strade venissero asfaltate. Da prima che il Fiume cambiasse il
suo corso.
Vivevano li quando scoppiò la Grande Guerra. Qualcuno dice che ci fossero ancora, quando scoppiò la seconda. Ma di loro non si seppe più nulla da quando le campagne divennero villaggi e di loro si perse il ricordo quando i villaggi presero il nome di città.
Ai tempi in cui i nostri nonni erano piccoli, era usanza trascorrere le lunghe sere invernali nella stalla. La famiglia, quasi sempre numerosa, si riuniva lì per soffrire meno il freddo. Le donne rammendavano i vestiti, le ragazze ricamavano la dote, gli uomini fumavano foglie di tabacco e i bambini s’addormentavano ascoltando le storie che gli adulti raccontavano. Storie di vita quotidiana, di cose realmente accadute. Raccontate in prima persona e non per sentito dire! Era così che trascorrevano le sere d’inverno i contadini: facendo filò.
Ai tempi in cui i nostri nonni erano bambini, fate e folletti c’erano ancora!
Questa mia piccola raccolta di illustrazioni è dedicata a tutti i nostri nonni.
Nonni veri o solo di nomignolo.
A zie e zii, prozie e prozii.
Agli anziani della nostra infanzia e della nostra età matura
Ma solo ai nonni buoni! Ai nonni cattivi la Befana portava il carbone.
Vivevano li quando scoppiò la Grande Guerra. Qualcuno dice che ci fossero ancora, quando scoppiò la seconda. Ma di loro non si seppe più nulla da quando le campagne divennero villaggi e di loro si perse il ricordo quando i villaggi presero il nome di città.
Ai tempi in cui i nostri nonni erano piccoli, era usanza trascorrere le lunghe sere invernali nella stalla. La famiglia, quasi sempre numerosa, si riuniva lì per soffrire meno il freddo. Le donne rammendavano i vestiti, le ragazze ricamavano la dote, gli uomini fumavano foglie di tabacco e i bambini s’addormentavano ascoltando le storie che gli adulti raccontavano. Storie di vita quotidiana, di cose realmente accadute. Raccontate in prima persona e non per sentito dire! Era così che trascorrevano le sere d’inverno i contadini: facendo filò.
Ai tempi in cui i nostri nonni erano bambini, fate e folletti c’erano ancora!
Questa mia piccola raccolta di illustrazioni è dedicata a tutti i nostri nonni.
Nonni veri o solo di nomignolo.
A zie e zii, prozie e prozii.
Agli anziani della nostra infanzia e della nostra età matura
Ma solo ai nonni buoni! Ai nonni cattivi la Befana portava il carbone.
Le
mucche e il latte cattivo
Che
la mattina
Ha
trovato le mucche
Della Cesira
Girar per il campo
Con sguardo molesto
Tutte nervose
O con fare un po’ mesto
Della Cesira
Girar per il campo
Con sguardo molesto
Tutte nervose
O con fare un po’ mesto
La
stalla è chiusa
Le corde tagliate
Le mucche a passeggio
Le porte sprangate.
Quanto lavoro
Riportare le vacche
A suon di pacche
sulle culatte!
Un giorno buttato
Il raccolto schiacciato
Il latte cattivo
E Rino arrabbiato.
È il Mazzariol
Che ieri sera
È entrato in stalla
Dalla Cesira
Liberate le mucche
E per la coda tirate
Belle nervose
Le ha abbandonate!
Presto si spieiga
La ragion del malfatto.
Il dispetto del folletto
Ci è capitato!
Le corde tagliate
Le mucche a passeggio
Le porte sprangate.
Quanto lavoro
Riportare le vacche
A suon di pacche
sulle culatte!
Un giorno buttato
Il raccolto schiacciato
Il latte cattivo
E Rino arrabbiato.
È il Mazzariol
Che ieri sera
È entrato in stalla
Dalla Cesira
Liberate le mucche
E per la coda tirate
Belle nervose
Le ha abbandonate!
Presto si spieiga
La ragion del malfatto.
Il dispetto del folletto
Ci è capitato!
Verso
Roma si stava recando
Il
Re degli Unni col suo destriero.
E
conquistare il Magno suolo
Era
di Attila il desiderio.
Nella
Laguna lui aveva un trono
Fatto
di pietra e scolpito col tuono.
Tutti
temevano il foresto invasore
Perfino
i mercanti, il Papa e le suore!
Allorché
una notte in sella all’equino
Il
Re baldanzoso si metteva in cammino
In
mezzo alla strada dovette incappare
Nel
Mazzariol sempre pronto a giocare
Il
prode folletto cambiò posizione
Alla
stradale indicazione
Così
che il Flagello disorientato
Da
questa pia Terra fu allontanato
Non
sempre i dispetti son fine a se stessi
Talvolta
son meglio di guerre ed eccessi.
Talvolta
son frutto di buone intenzioni
Da
perseguire con modi burloni.
Il
Papa Leone si prese il valore
Di
avere scacciato il conquistatore.
Ma
al Mazzariol non serve la boria
Lui
serba nel cuore la sua propria gloria.
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