2016
Che bello ricominciare a lavorare a tempo pieno!
Ho dedicato un anno a progetti che consideravo più vane speranze che vere opportunità e che invece si sono rivelate immense soddisfazioni ed ora, finalmente, ricomincio a svolgere il mio lavoro come ho sempre desiderato fare. Oggi si aprono nuovi orizzonti e mi sento sicura, non più solo speranzosa.
Doveva essere un anno infruttifero (ed economicamente, non vendendo nulla, dal punto di vista economico, lo è stato), ma è stato un anno di battaglie vinte e di inattesi successi. Di sassolini tolti dalle scarpe e di diritti fatti valere. Un anno in cui ho lavorato su me stessa e per me stessa, col supporto di chi mi ama e quello di chi ha creduto che fossi pronta a farcela. Sto piano piano ricordando a me stessa chi sono e chi volevo essere. Ho fatto i conti con la responsabilità morale del mio lavoro e non più solo con quella economica e coi pregiudizi di chi non capisce e non potrà mai capire. Ho scoperto che anche il lavoro più bello del mondo può diventare orribile, quando lo si deve impiegare per scopi importanti ma dolorosi (nel mio caso) e alla fino ho tratto nuova forza e consapevolezza anche da questo. Manca ancora un mese alla fine dell'anno e forse non è ancora il momento di tirare le somme, ma fino a gennaio ho un sacco di commissioni e progetti da portare a termine senza indugio né tentennamenti. E senza altro scopo che quello di dare a me stessa ciò per cui non ho lottato abbastanza prima.
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